Clima in Artide: Il National Snow & Ice Data Center (NSIDC) ha diffuso dei dati molto interessanti che riguardano l’Estate appena terminata.
Cosa è stato analizzato?
Gli scienziati americani hanno raccolto ed elaborato i dati satellitari e di temperatura, relativi al semestre estivo appena concluso, nell’area del circolo polare artico.
Inoltre, hanno focalizzato la loro attenzione sull’attuale estensione dei ghiacciai marini, confrontandola con quella degli anni passati, al Polo Nord.
Quali sono i Risultati?
Interpretando i dati raccolti, i ricercatori hanno potuto constatare che l’Estate 2021 in Artide è stata la più fresca degli ultimi anni.
Si osservi il grafico contenuto nell’immagine sovrastante. E’ facilmente intuibile come la temperatura dell’aria alle basse quote al Polo Nord negli ultimi 40 anni sia nel complesso drammaticamente aumentata.
Si noti come nell’estate 2020, tale valore abbia quasi raggiunto i +4,5° C; e come invece nei semestri caldi tra gli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 si mantenevano molto vicine allo zero (talvolta anche al di sotto).
Tuttavia non si può non notare come quest’ultimo anno abbia fatto registrare un sorprendente calo delle temperature; una flessione che ha portato le medie del periodo ad essere di poco superiori ai due gradi centigradi.
L’Estensione dei ghiacci al Polo Nord
Stessa tendenza anche per l’estensione dei ghiacciai che è stata la più alta dal 2014, facendo registrare il dodicesimo valore più basso degli ultimi 43 anni di osservazione satellitare.
Pertanto, questi risultati hanno indotto i ricercatori a ritenere che lo scorso semestre estivo sia stato uno dei più “ghiacciati” degli ultimi anni.
Inoltre, il NSIDC ha stabilito la data di inizio in cui la copertura dei ghiacci ha smesso di diminuire nel corso del semestre caldo. Si tratta del 16 Settembre 2021, data in cui le aree costiere dell’Alaska hanno per prime iniziato a registrare l’aumento della copertura nevosa.
Non resta dunque che attendere i prossimi anni per meglio comprendere se si sia trattato di un assestamento temporaneo delle temperature nel quadro di un deciso aumento termico complessivo. Oppure, ipotesi purtroppo meno probabile, di un’inversione di tendenza verso temperature estive più basse al Polo Nord.
E in Antartide?
Anche dall’altra estremità della Terra, nei giorni scorsi sono giunte delle importanti notizie sul semestre invernale appena terminato.
Infatti, una stazione di ricerca situata su un altopiano del continente antartico ha registrato una temperatura media (semestre aprile-settembre 2021) di circa -60°C, battendo il precedente record risalente al 1976.
Pertanto, con questo valore medio di temperatura, il Polo Sud ha vissuto il suo inverno più freddo mai registrato da quando è iniziata la ricerca scientifica in quest’area.
La Redazione di Meteodrome
Nato a Martina Franca (TA) il 17/11/1988 consegue la laurea magistrale in Scienze Geofisiche presso l’Università degli Studi di Bari con una tesi di laurea in ambito climatologico. Consegue la certificazione DEKRA di Meteorologo il 04/12/2020. Attualmente collabora con Meteo Drome in qualità di Meteorologo, articolista e consulente.