CORONAVIRUS: il Video di Fabrizio Lucherini, ma quali dati drogati!

CORONAVIRUS: il medico in quarantena Fabrizio Lucherini, responsabile del Servizio di diagnostica per immagini al Nomentana Hospital di Roma, pubblica sul web un duro sfogo contro la classe politica.

Il Video

Leggendo le notizie del giorno ci imbattiamo in questo video, postato da un medico del Nomentana Hospital di Roma.

Nel video, Lucherini si sfoga contro la classe dirigente, colpevole, a detta sua, di aver progressivamente impoverito e depauperato il servizio sanitario nazionale.

Da questo punto di vista, del resto, riteniamo che ne sappia più di noi e che abbia tutto il diritto di manifestare questa sua frustrazione.

E’ del resto innegabile che negli ultimi anni, i tagli alla sanità siano stati drastici ed estremamente dannosi; lo dimostra l’insufficienza di attrezzature e di personale per la terapia intensiva.

Inoltre, nel video, punta il dito giustamente anche sul numero chiuso, imposto dalla classe dirigente alle facoltà di medicina; numero chiuso imposto non tanto per operare una maggiore selezione del personale, quanto piuttosto perché mancano i fondi per una adeguata formazione degli studenti ed una eventuale loro futura assunzione nelle strutture sanitarie del territorio.

Perché dunque formare un medico, se poi non lo si può integrare nel servizio sanitario nazionale, appunto per mancanza di fondi?

I dati sul tasso di mortalità sono “drogati”

Ma poi il medico si addentra in un’altra riflessione che non condividiamo per niente.

Sostiene, come del resto se ne è parlato più volte in queste settimane, che i dati sul tasso di mortalità riferiti al CORONAVIRUS non sarebbero veritieri. Non lo sarebbero perché il numero di persone risultate positive al tampone non rappresenta che una piccola parte dei reali contagi.

E dunque, se il numeratore (il numero dei morti) è certo, mentre il denominatore (il reale numero di persone contagiate) non è un dato statistico certo, non si può fare una stima seria e attendibile del tasso di mortalità riferito al CORONAVIRUS.

E anche fin qui ci siamo. Non si può fare una stima certa di quello che è il reale tasso di letalità del coronavirus.

Troviamo tuttavia FOLLE e IRRESPONSABILE sminuire la portata di questa pandemia; perché?

E se non fosse certo neanche il Numeratore?

E se NON fosse certo neanche il numero di decessi per coronavirus?

Si vada a vedere i numeri da guerra civile della bergamasca, prima di dire fesserie parlando DA una realtà, quella del Nomentana Hospital che non ha nulla a che vedere con il caso lombardo; non vogliamo certo sminuire il ruolo dei medici di questa struttura, per carità; sappiamo che vi sono stati dei contagi nei giorni scorsi. Ma quell’ospedale non sta neanche lontanamente attraversando la situazione di piena emergenza dei nosocomi in Lombardia.

Ad Alzano Lombardo per esempio, dal 23 febbraio 2020 al 22 Marzo 2020 i defunti sono stati 62. Un anno fa, nello stesso periodo erano stati 9.

Nembro, nonostante il recente calo dei decessi, dall’inizio del mese al 22 Marzo ci sono stati tra i 110 e i 120 morti. Nello stesso periodo dello scorso anno furono 14. Quest’anno i morti sono quasi 10 volte tanto.

Perché questa discrepanza?

Con ogni probabilità i dati ufficiali trasmessi ogni giorno da Ats e dalla prefettura riguardanti le cause di morte registrate nella zona di Bergamo non sono veritieri. E questo vale anche, probabilmente per altre zone della Lombardia, come il bresciano e il cremonese.

Secondo il sindaco di Seriate Cristian Vezzoli, se da un lato i documenti ufficiali del suo comune riportano 9 casi di decesso ufficialmente attribuiti al coronavirus, nello stesso periodo e nello stesso comune, le morti per polmonite interstiziale sono state 60.

Ma perché, si sta verificando questo numero anomalo di polmoniti? Semplice, per la stessa ragione per cui, non è noto il numero reale di contagiati da COVID19. Ovvero perché mancano i tamponi! E dunque, in assenza di tampone, i medici sono costretti a constatare i decessi scrivendo “polmonite interstiziale”, anche se i sintomi sono identici a quelli delle infezioni da coronavirus.

In sostanza se è vero che il numero di contagiati da CORONAVIRUS è di gran lunga superiore rispetto a quello ufficiale, molto probabilmente lo è anche il numero dei morti.

La gente, molto spesso, per diverse ragioni, in ospedale non ci arriva neanche e muore direttamente nella propria abitazione. In alcune aree della bergamasa, il numero di persone decedute in casa è quattro volte superiore a quello dei morti ufficiali per il coronavirus. E questo lo dicono i medici di famiglia della zona, ovviamente.

CONCLUSIONI

Ci sorprende veramente che un medico abilitato alla professione possa dire queste stupidaggini! Come se il resto del mondo fosse in preda ad una sorta di isteria di massa ed il polso reale della situazione ce l’avesse solo costui.

Se non vuole ascoltare noi, com’è giusto che sia, ascolti almeno i suoi colleghi lombardi! I quali, non passa giorno che non parlino in TV, lanciando appelli su appelli, sulla necessità di rimanere a casa, perché la sanità lombarda è al collasso. Ed è al collasso, non solo in quanto mancano i mezzi, ma anche e soprattutto perché in alcune aree del paese i morti sono decuplicati!

Ci sono stati già in passato degli errori, da parte degli addetti ai lavori, che hanno indotto numerose persone a sottovalutare la situazione. Ebbene, i danni sono stati incalcolabili, soprattutto in termini di perdite di vite umane. Crediamo che forse avrebbe fatto bene, questo stimato medico, a risparmiarsi lo sfogo; o quantomeno a fermarsi alla parte, sacrosanta, che riguarda il progressivo svuotamento della sanità italiana negli ultimi anni.

E poi, alla fine, crediamo che dovrebbe anche e soprattutto fare appello al buon suo senso. Mi domando se abbia visto la colonna di camion dell’esercito che quasi quotidianamente trasportano le salme dei morti da covid19 in diversi cimiteri perché in molti di essi, non c’è più posto.

Per non parlare dei forni crematori che sono al collasso… Ci chiediamo se si ponga qualche domanda al riguardo.

Ad ogni modo i casi non possono che essere due; dal momento che non ne vediamo altre di alternative:

o si tratta, come sostiene Lucarelli, di una COLOSSALE messa in scena; tutto organizzato da uno stato in malafede che inganna sistematicamente i propri concittadini per coprire le sue mancanze;

oppure qui qualcuno avrebbe bisogno di un Trattamento Sanitario Obbligatorio.