Gelo e Neve, ipotesi di fine mese: le ultime dai modelli

ECMWF fine Marzo

Nessun comunicato ufficiale, oggi

Nessun comunicato ufficiale oggi, da parte dei siti meteo monitorati dalla nostra app, che ne misura il livello di affidabilità statistica.

Solo (si fa per dire) un “BIANCO BOTTO FINALE“, e un “a fine mese torna PREPOTENTE la NEVE in PIANURA“. Nulla di ché…

Due opposti a confronto

Ma tornando a noi, non possiamo non notare che nelle ultime ore, si siano acuiti due scontri, di natura diversa ma tra di loro connessi e ugualmente avvincenti.

Il primo è lo scontro tra l’Alta Pressione delle Azzorre e un Nucleo Gelido sull’est europeo, pronto a riversarsi a fine mese sui paesi Mittle Europei e forse l’Italia.

Il secondo vede opposti i due principali modelli matematici su cui si basano le previsioni meteo dei più importanti centri di calcolo: ovvero il modello Americano GFS vs quello Europeo ECMWF.

Alta Pressione delle Azzorre vs Nucleo gelido in moto retrogrado

I modelli continuano a vedere, sul finire del mese, una lotta senza esclusione di colpi tra l’Alta Pressione delle Azzorre e un nucleo di aria estremamente fredda di diretta estrazione polare incombente da Nord-Est.

Proprio in quei giorni, un minimo di bassa pressione a tutte le quote si andrà infatti a collocare a Est della Penisola Scandinava.

Il suddetto minimo, sarà in grado di pilotare una serie di impulsi di aria gelida verso sud, potenzialmente in grado di raggiungere l’Europa Orientale e forse anche quella centrale, compresa l’Italia.

E qui si palesa il secondo scontro, ovvero quello tra i due principali modelli matematici, che non sempre la vedono allo stesso modo.

GFS vs ECMWF

Il modello GFS, seppure in un contesto termico ben più rigido sull’est europeo, vede l’Alta pressione delle Azzorre molto più invadente e in grado di trattenere ad est, gli impulsi freddi e perturbati.

Il modello ECMWF invece, ridimensiona l’entità del freddo sull’Europa dell’est, ma nel contempo anche i massimi dell’Alta pressione Atlantica.

Altapressione che viene colloca più ad est, consentendo la formazione di un debole minimo pressorio sull’Italia del sud.

A tutto ciò si aggiunge l’ultimissimo aggiornamento del modello americano che riapre a scenari prettamente invernali al centro-sud e sulle estreme regioni orientali.

Scenario ulteriormente complicato da un possibile peggioramento, dapprima sull’Emilia-Romagna in successivo spostamento verso sud.

Peggioramento che coinvolgerebbe quindi anche le regioni centrali e infine quelle meridionali in un contesto termico particolarmente rigido per il periodo.

In conclusione…

In conclusione non c’è ancora nulla di ufficiale, né di eclatante (per il momento).

Solo un insidioso nucleo di aria gelida previsto stazionare a due passi da casa nostra per qualche giorno e che i modelli ancora non inquadrano in maniera chiara.

Per ulteriori info e per le previsioni comparate e monitorate, non dimenticate di visitare la nostra app.

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