L’ondata di calore che stiamo vivendo è sicuramente la più intensa mai registrata da quando si fanno misure termometriche almeno per l’Italia nord occidentale.
Confrontando le anomalie registrate nelle precedenti invasioni di aria africana sul nostro paese e limitandoci, per semplicità agli ultimi venti anni (2003, 2005 e 2015), si può infatti rilevare che quella attuale sorpassa tutte le precedenti per ordine di grandezza.
Giugno 2003
Nel giugno 2003 furono registrate anomalie termiche comprese tra 5° e 7°C da sud a nord dell’Italia.
Ricordiamo alcuni valori record allora registrati: 30,5°C a Bardonecchia (TO) (1353 m slm), 40,4°C a Reggio Calabria, 38,6°C a Firenze e 37°C a Perugia.
Anche le anomalie della pressione atmosferica al livello di 500 hPa (circa 5500 metri, chiamate in seguito anomalie del geopotenziale) andarono dal +20% della Sicilia al +120% del Nord Italia.
Infatti è importante notare che, in caso di ondate di calore nel mese di giugno, è più il nord Italia a risentire di un’eventuale anomalia termica.
Tant’è che, mentre valori di temperatura al di sopra dei 30°C per il centro-sud rientrano nella norma climatica anche in giugno, per le regioni settentrionali sono nella media climatica solo per i mesi di luglio ed agosto.
Giugno 2005
Nel giugno 2005 si registrò un’anomalia tra 2 °e 3°C nell’Italia centro-settentrionale, mentre quella meridionale ed insulare registrò anomalie termiche negative.
L’anomalia di geopotenziale riguardò solo l’estremo lembo nord occidentale d’Italia con scostamenti compresi tra il 40% e 60%, mentre sul resto d’Italia i valori furono nella norma climatica.
Giugno 2015
Passando al giugno 2015 si registrarono anomalie termiche fra 3° e 4°C, ma soltanto per l’Italia centro-settentrionale, mentre quella meridionale ed insulare vide anomalie termiche negative.
Le anomalie di geopotenziale furono superiori alla norma tra il 40% ed il 60% solo per il nord ovest italiano, mentre il resto d’Italia registrò valori normali.
Giugno 2019
Nell’attuale onda di calore del giugno 2019 si stanno registrando anomalie termiche comprese tra 1°C (Sicilia) a 7°C (arco alpino e regioni settentrionali).
Alcune temperature record sono state registrate sia in Francia che sull’Italia di nord ovest: 40,3°C ad Alessandria e 40,1°C ad Aosta.
Valori determinati dal massimo dell’anticiclone che si trova posizionato tra Francia ed Italia.
Mentre per quanto riguarda le anomalie di geopotenziale a 500 hPa si va dal 20% al 100% da sud a nord rispettivamente.
Tutti questi numeri dovrebbero farci capire quanto l’ondata di calore ancora in corso in Italia sia del tutto eccezionale anche se confrontata con quelle degli ultimi venti anni.