Meteo Aprile 2021: Scenari Estremi dopo Pasqua? Ecco le ipotesi dei modelli

Meteo Aprile 2021: Scenari Estremi dopo Pasqua? Le ipotesi dei modelli

Meteo: Possibile ritorno della neve dopo Pasqua 2021 – Dopo giornate quasi estive, i modelli stimano un ritorno del freddo subito dopo le festività pasquali. Ecco quali potrebbero essere le caratteristiche salienti del prossimo colpo di coda invernale.

La Situazione

Su tutta l’Europa centro-occidentale, compresa l’Italia, da qualche giorno è presente un forte campo di alta pressione alimentato da correnti calde nord-africane.

Questa situazione, sta aiutando la colonnina di mercurio a raggiungere valori anomali per il periodo specie al Nord. Oltretutto, fino al prossimo fine settimana, le condizioni non cambieranno.

Pertanto, ancora per qualche giorno, vivremo giornate serene e calde e con valori di temperatura ancora superiori ai 20°C quasi ovunque e con picchi di 25-26°C sulle regioni settentrionali.

Ma, come accennato, nel week-end pasquale qualcosa è destinata a cambiare. Infatti, una perturbazione alimentata da aria fredda si dirigerà verso i Balcani lambendo anche le regioni settentrionali e le regioni adriatiche.

Su queste zone, quindi, si avrà un notevole calo termico accompagnato da una instabilità atmosferica che si farà sentire specialmente nelle ore pomeridiane. Il cambio radicale dovrebbe avvenire subito dopo le festività pasquali ed in particolare a partire da Martedì 6 Aprile 2021.

Infatti i principali modelli matematici, sia quello americano (GFS) che quello europeo (ECMWF), vedono la formazione di due potenti ma opposte figure bariche le quali dovrebbero riportarci verso un periodo più freddo tardo invernale. Ecco, nel dettaglio, le diverse ipotesi previste.

L’Ipotesi di GFS

Secondo la versione americana, già da Lunedì 5 Aprile 2021, si formerebbe una potente struttura di alta pressione (valori al nucleo di 1045-1050 hPa) tra la Groenlandia e l’Islanda. Contemporaneamente, tra la Penisola Scandinava e la Gran Bretagna si approfondirebbe un profondo centro di bassa pressione (valori di 965-970 hPa).

Tale configurazione, a grande scala, consentirebbe la discesa di aria molto fredda direttamente dal Polo Nord verso tutta l’Europa centrale.

Seppur in maniera diversa, anche l’Italia sarebbe influenzata da questo tipo di circolazione. In particolar modo, da Martedì 6 Aprile 2021, l’aria fredda raggiungendo le regioni settentrionali creerebbe le condizioni ideali per la formazione di un secondo centro di bassa pressione sul mar Ligure.

Ulteriore aria fredda sarebbe richiamata sulle regioni settentrionali dove a 1500 metri si raggiungerebbero isoterme anche di -2/-4°C. La neve cadrebbe a quote collinari o localmente anche in pianura.

Una situazione opposta si avrebbe al centro-sud dove le correnti antiorarie richiamerebbero l’aria calda, dal nord Africa, accentuando il divario termico con le regioni settentrionali.

L’Ipotesi di ECMWF

Il modello europeo, come quello americano, vede la formazione delle due potenti figure bariche ma con alcune differenze.

Infatti, secondo ECMWF, l’aria fredda scenderebbe secondo una più netta direttrice Nord-Sud interessando principalmente Germania, Francia ed Italia centro-settentrionale.

Quindi, tutte le regioni centro-settentrionali avrebbero isoterme a 1500 metri inferiori allo zero con picchi anche di -6/-8°C sulle zone alpine. Con queste temperature la neve cadrebbe in pianura al Nord e a bassa quota sull’Appennino centrale.

Solo le estreme regioni meridionali sarebbero risparmiate, inizialmente, da questo affondo freddo artico.

Le Conclusioni

Trattandosi di una previsione a medio termine, è normale che ancora ci siano delle differenze tra i principali modelli.

Tuttavia, sembra delinearsi un periodo sicuramente più dinamico e più freddo con il ritorno del maltempo e delle piogge.

La direzione e l’intensità dell’affondo polare determinerà quali potranno essere le aree più esposte al ritorno della neve. In tal senso, gli aggiornamenti dei prossimi giorni saranno decisivi.

La Redazione di Meteodrome