Meteo Festività di fine anno 2019: ecco che cosa aspettarsi

Meteo Festività di fine anno 2019: ecco che cosa aspettarsi

Meteo Festività di fine anno – Ecco quale potrebbe essere il clima che ci accompagnerà durante le Feste di Natale e di fine anno 2019.

Meteo Festività: La Situazione

Un possente Anticiclone di Matrice Nord-Africana, abbraccerà nei prossimi giorni buona parte dell’Europa Occidentale e L’Italia.

Ciò determinerà un ulteriore incremento delle temperature sull’intero territorio nazionale.

Osservando i grafici Ensemble GFS (Spaghetti) relativi alle temperature in quota previste sul territorio nazionale nei prossimi giorni, il quadro è desolante.

I valori termici sembrerebbero mantenersi, con buona probabilità, al di sopra della media di 5-10 gradi per gran parte del periodo.

Il caldo anomalo riguarderà soprattutto il Sud, con temperature che potrebbero raggiungere anche i 16-17 gradi.

Al centro si registreranno valori termici mediamente di due o tre gradi inferiori, rispetto al sud.

Mentre al nord, durante le ore diurne, si potranno anche superare i 10 gradi.

Sarà un periodo di fine anno all’insegna del dominio assoluto dell’anticiclone?

L’unico fattore che potrebbe mettere in discussione il dominio anticiclonico e le temperature anomale dei prossimi giorni è il run ufficiale del modello GFS.

Da un po’ di tempo stiamo infatti osservando una certa discordanza tra i valori termici previsti sul nostro paese dai due principali modelli previsionali.

Il modello europeo ECMWF

Il prestigioso modello ECMWF prevede, durante i giorni immediatamente successivi al Natale, una discesa di aria moderatamente fredda destinata a interessare marginalmente il nostro paese.

Verrebbero per lo più coinvolte solo le regioni Adriatiche centromeridionali, ove si potrebbe registrare un moderato calo termico.

Qualora prevalesse la tesi del modello europeo, non assisteremmo a particolari fenomeni significativi (a parte il suddetto calo termico transitorio).

Verso fine anno poi, il campo di alta pressione, che nei giorni immediatamente precedenti avrà favorito la discesa di aria fredda sulle regioni adriatiche, si espanderà di nuovo sul nostro paese.

In quella fase, è così atteso un probabile nuovo incremento delle temperature su tutto il territorio.

Il modello americano GFS

Il run ufficiale del modello GFS invece vede un ben più marcato calo termico su tutto il territorio nazionale, tra il 28 e il 30 Dicembre 2019.

In questo caso, un po’ tutte le nostre regioni verrebbero interessate dalla diminuzione delle temperature. Compreso il Nord Italia.

Un blando nucleo di bassa pressione in formazione sul Regno Unito, sembrerebbe infatti raggiungere, seppure ulteriormente indebolito, l’Italia peninsulare, proprio in quei giorni.

Se ciò avvenisse, risulterebbe in grado di attirare a se con maggiore decisione l’aria fredda in scorrimento sul bordo orientale dell’alta pressione.

Da un lato consentirebbe un più deciso ingresso delle correnti fredde da est sul nostro paese.

Dall’altro, finirebbe con l’ostacolare quello “spanciamento” dell’alta pressione che, secondo il modello europeo invece, dovrebbe abbracciare tutta l’Italia, limitando la portata del calo termico.

Instabilità sulle regioni adriatiche centro-meridionali?

Qualora prevalesse la tesi del modello americano GFS, ecco che sarebbero possibili precipitazioni da Stau sulle regioni adriatiche centromeridionali.

Date le temperature rigide in quota (fino a -8 gradi a 850hPa) e con uno zero termico al di sotto dei 600 mt di altitudine, sarebbe lecito attendersi delle nevicate anche a bassa quota, in quelle zone. Ciò naturalmente, sempre che prevalga la visione del modello americano.

Conclusioni

Non ci resta che attendere il verdetto.

Ovvero capire quale dei due modelli avrà inquadrato con maggior precisione la situazione.

Ovvero l’entità del calo termico atteso sul nostro territorio durante il week-end che precede gli ultimissimi giorni del 2019.

Nel frattempo l’ultimo aggiornamento di ECMWF vede un ingresso più deciso dell’aria fredda anche sulle regioni di nord-est.

E’ iniziata dunque quella fase di avvicinamento dei modelli che sortirà un probabile compromesso tra le due previsioni.

Compromesso che, verosimilmente, si avvicinerà più alla testi del modello americano che a quella dell’europeo.

E per fine anno, primi giorni del 2020?

E’ ancora un po’ presto per dirlo. Tuttavia entrambi i modelli vedono un’ennesima rimonta dell’alta pressione di matrice africana con conseguente aumento delle temperature.

Non ci resta che augurare un Buon Natale e Felice anno nuovo a tutti i nostri lettori, ringraziandoli anche per l’interesse mostrato in questi mesi, nei confronti del nostro innovativo progetto.

Progetto che si prefigge, non solo di misurare il livello di accuratezza delle previsioni, ma anche di renderle più precise.

E questo lo faremo, molto presto, attraverso la nostra app, coinvolgendo direttamente anche gli utenti, nelle segnalazioni (se vorranno) del tempo della loro località.

Certo, spazi dedicati ai meteo reporter e alla segnalazione del tempo, ce ne sono già sul web. Dove sta la novità?

Ebbene, nel nostro caso, la segnalazione da parte dell’utente verrà accostata alle previsioni dei diversi siti meteo monitorati. (Esattamente come avviene già ora con i dati ufficiali).

E magari, qualora giudicata attendibile e proveniente da fonte seria, avrà anche la possibilità di contribuire al calcolo del rating elaborato dal nostro sistema.

E siccome il rating non è altro che un giudizio sul livello di precisione delle previsioni, in pratica, le pagelle le potrete fare voi (se e quando vorrete).