Meteo fine Novembre e Dicembre 2019: piove più che in Blade Runner, ma

Meteo fine Novembre e Dicembre 2019: piove più che in Blade Runner, ma

Meteo fine Novembre e Dicembre 2019 – In questo scorcio di fine anno, piove come poche volte in passato.

Ma come saranno le prossime settimane?

Ebbene, non mancheranno dinamismo atmosferico e forse, in una seconda fase, anche eventuali colpi di scena.

Situazione Attuale

Un profondo minimo di bassa pressione al largo delle coste mediterranee francesi ha portato nei giorni scorsi una fase di acuto maltempo lungo le zone esposte.

Meteo fine Novembre, Dicembre 2019: dinamico e ricco di colpi di scena
Ecco la bassa pressione al largo della Provenza che Sabato 23 ha portato incredibili quantità di pioggia anche sulle nostre regioni nord-occidentali (Fonte GFS – Meteociel.fr)

Particolarmente colpite, sono state le aree nord occidentali del paese.

La Liguria occidentale e il Piemonte in particolare, hanno ricevuto apporti precipitativi notevoli.

In alcune zone della Liguria si sono sfiorati addirittura i 500 mm di pioggia. Ovvero su 1 metro quadrato di terreno, si è mediamente depositata la bellezza di mezzo metro cubo di acqua.

Considerando pendenze e avvallamenti propri di questi territori – così a ridosso del mare – i danni potenziali e purtroppo anche reali sono facilmente immaginabili.

La situazione volge però ora ad un netto miglioramento un po’ su tutte le regioni, sebbene la tregua dal maltempo abbia purtroppo le ore contate.

Prossimi Giorni

Come detto, l’attuale situazione di stabilità atmosferica è solo temporanea.

Non mancheranno infatti nei prossimi giorni episodi di maltempo forse anche legati, in seguito, ad un sensibile abbassamento delle temperature.

Una possibile fase più fredda dunque, ad inizio Dicembre a cui farà seguito una temporanea rimonta dell’Alta Pressione delle Azzorre.

Mercoledì 27 Novembre, si replica

Al giro di boa di settimana, l’ennesima perturbazione dal vicino Atlantico, porterà di nuovo intense precipitazioni al nord.

Stavolta però, le aree maggiormente colpite, potrebbero essere la Liguria centro-orientale, la Pianura Padana centro-occidentale e i rilievi alpini di nord-est.

Giovedì 28 e Venerdì 29 Novembre, un parziale miglioramento ma non ovunque

Tra mercoledì 27 e Giovedì 28 la situazione è destinata a migliorare al nord.

Avremo tuttavia un parziale peggioramento delle condizioni meteo sulle regioni centrali e meridionali, in particolare lungo la costa tirrenica.

La situazione è comunque destinata a migliorare nel corso della giornata di Venerdì 29.

Fine NovembreInizio Dicembre 2019

E giungiamo al termine di questo “piovosoNovembre 2019, che fino ad ora si è palesato in tutto il suo carattere autunnale.

Tanto da scatenare facili ironie sui social al grido di: “Piove più che in Blade Runner“. Sicché…

Ebbene, l’alta pressione delle Azzorre è prevista in parziale elevazione verso nord.

Spostando il suo asse verso Gran Bretagna occidentale e sud Islanda, tale alta pressione finirà col sospingere una bassa pressione, in formazione sull’Atlantico, verso le nostre regioni.

Si verranno così a creare le condizioni per un nuovo peggioramento del tempo.

Domenica 1 e Lunedì 2 Dicembre 2019: ennesimo peggioramento del tempo

Ancora una volta, le regioni maggiormente colpite saranno, durante il week-end, dapprima quelle del nord, seguite da quelle del centro.

Precipitazioni a carattere alluvionale si potrebbero abbattere, in questa fase, tra Liguria centro-orientale, Toscana settentrionale e zone interne delle Marche.

In una terza fase poi, anche Puglia e Sardegna riceveranno la loro dose di “maltempo“.

Meteo d’Inizio Dicembre 2019: primi freddi di stagione

Durante questo primo scorcio del primo mese dell’Inverno Meteorologico avremo però un’interessante novità.

Il nucleo di bassa pressione, che tra Domenica 1 e Lunedì 2 Dicembre, avrà portato tempo perturbato sul nostro paese, nel suo moto anti-orario finirà con l’attirare a se aria piuttosto fredda dall’Europa dell’est.

Tali correnti di aria fredda, nel loro moto retrogrado verso ovest, troveranno però lo sbarramento dell’alta pressione delle Azzorre e saranno così costrette a deviare il loro corso verso sud, irrompendo nel Mediterraneo.

Si verranno a creare così le condizioni per una nuova fase instabile, stavolta accompagnata forse, da un calo delle temperature.

Data la distanza temporale, tutto dipenderà comunque dalla reale entità del freddo sull’Europa dell’Est e dalla traiettoria delle correnti.

Un passaggio più occidentale di queste ultime, potrebbe esaltare eventuali fenomeni precipitativi in un contesto più mite.

Viceversa, un ingresso più orientale dell’aria fredda potrebbe determinare un sensibile abbassamento delle temperature accompagnato da instabilità atmosferica.

In tale evenienza, l’instabilità si concentrerebbe soprattutto sulle regioni del centrosud Italia.

Ma come potrebbe essere il prosieguo del Dicembre 2019?

Per quanto riguarda il mese di Dicembre 2019, data la notevole distanza temporale, entriamo naturalmente nel campo delle ipotesi.

Vi sono tuttavia dei segnali, che ci pervengono in particolare dalla stratosfera, che potrebbero risultare determinanti per le sorti del prossimo inverno.

Situazione del Vortice Polare (VP)

Come trattato in un precedente articolo, il Vortice Polare (raffigurato nella prima immagine in alto) è costituito da una massa di aria molto fredda che staziona normalmente in corrispondenza del Polo Nord

Tale massa, gira su se stessa (come una specie di gigantesca trottola) in senso anti-orario lungo un asse posto al suo centro, che appunto normalmente staziona sul polo.

A novembre, VP compatto ed estremamente potente!

Ebbene, quest’anno, il VP ha raggiunto una notevole potenza, facendo registrare alcuni primati mensili a Novembre.

In particolare, durante la prima decade di Novembre 2019, i suoi venti alla quota di 10 hPa hanno raggiunto una velocità massima di 41,7 m/s.

Un record assoluto per il periodo.

Quali le conseguenze di un VP forte e compatto?

Ricordiamo che la velocità dei venti del VP in quota, né determina la potenza. Più tale velocità è elevata, più il VP è considerato forte e compatto. Inoltre, da tale velocità dipende la probabilità che si verifichino ondate di freddo alle nostre latitudini.

Ma l’apparenza inganna.

Si potrebbe essere infatti portati a credere che un Vortice Polare più forte possa incrementare le probabilità di avere un inverno freddo e perturbato. In realtà, di solito è l’esatto contrario.

Un eventuale rallentamento dei venti stratosferici (e quindi un indebolimento del VP) normalmente favorisce la formazione di onde anticicloniche in grado di destabilizzare il vortice stesso.

In tali circostanze, sotto la spinta da sud di tali onde, si possono verificare delle dislocazioni del VP, se non addirittura delle rotture (Split).

I suddetti fattori destabilizzanti del VP, favoriscono solitamente la discesa di masse di aria gelida lungo le fasce più temperate del globo.

Quale sarà lo stato del VP a Dicembre?

La situazione, purtroppo non è attualmente chiara e di facile previsione.

La Stratosfera

Da un lato abbiamo la Stratosfera. Ovvero il secondo (a partire dal basso) dei 5 strati che compongono l’Atmosfera.

La Stratosfera si estende, mediamente, dai 12 ai 50 km di altitudine.

Qui i venti zonali (dopo i record di inizio novembre) hanno subito (e continueranno a subire) una forte decelerazione.

In alcuni anni, l’indebolimento temporaneo di tali venti, se non addirittura la loro inversione da est verso ovest, fa sì che ingenti masse di aria fredda, scendano rapidamente di quota, nel vortice polare, verso gli strati più bassi (Troposfera).

Questo fa sì che la temperatura nella stratosfera salga molto rapidamente, fino a 50 ° C in pochi giorni. Da qui il termine “improvviso riscaldamento stratosferico“. All’improvviso riscaldamento della Stratosfera, corrisponde un conseguente raffreddamento della sottostante Troposfera.

Simili configurazioni possono risvegliare la cosiddetta “beast from the east“, letteralmente “la bestia da est“, meglio nota come orso russo-siberiano. Responsabile di ondate di freddo storiche come quella di fine febbraio-inizio marzo 2018.

La Troposfera

Dall’altro abbiamo la Troposfera (ovvero lo strato più basso dell’atmosfera).

Ebbene, un indebolimento dei suddetti venti zonali in Stratosfera, di solito provoca un conseguente indebolimento del Vortice Polare anche a livello della Troposfera.

L’indebolimento del VP a livello troposferico si presenterebbe sotto forma di AO neutro o negativo.

Tuttavia, ciò non è previsto dai principali modelli che invece propendono per un indice AO (Oscillazione Artica) positivo durante il mese di Dicembre.

Avremo in definitiva una condizione favorevole ad incursioni fredde e perturbate sull’Europa meridionale in Stratosfera. Viceversa, la situazione sembrerebbe essere opposta per quanto riguarda la Troposfera.

Solo il tempo e i prossimi aggiornamenti modellistici dipaneranno questa apparente incongruenza.

Conclusioni

Situazione dunque ancora appesa ad un filo.

Non è ben chiaro infatti, allo stato attuale, quale sarà la strada intrapresa dalla stagione invernale prossima ventura.

Per chi volesse approfondire quelli che sono i concetti di base riguardanti gli indici atmosferici che più di altri possono determinare le sorti invernali, questo articolo potrebbe essere d’aiuto.