Meteo: Neve al Nord Venerdì 19 Marzo? Per ora i modelli sono discordanti

Meteo: Neve al Nord Venerdì 19 Marzo? Per ora i modelli sono discordanti

Meteo: Neve al Nord Venerdì 19 Marzo? – Permane una sostanziale divergenza di opinioni tra il modello Americano GFS e quello europeo ECMWF riguardo all’ipotesi neve al nord sul finire della settimana entrante. Quale dei due modelli avrà ragione?

Il fact checking dell’App di Meteodrome, anche grazie alle vostre segnalazioni, è in grado di incrociare, a giochi fatti, le previsioni dei diversi siti meteo con le reali condizioni meteo. Vedremo dunque quale dei due modelli avrà ragione. Segnalateci, il tempo della vostra località; così facendo metterete in risalto eventuali errori o incongruenze tra le previsioni meteo dei diversi siti monitorati.

La Tesi di ECMWF

Secondo il modello europeo ECMWF, l’ennesima rimonta dell’HP delle Azzorre verso latitudini più settentrionali, favorirà la formazione di un insidioso minimo di bassa pressione a sud della Penisola Scandinava. Tale nucleo di bassa pressione, trovando ad ovest la netta opposizione del campo anticiclonico di matrice azzorriana, finirà con lo scivolare fin verso le nostre latitudini.

Attraversando l’Europa Centrale, si abbasserà di latitudine scorrendo tra la Germania e la Francia, sfociando nel Mediterraneo attraverso la Valle del Rodano nella più classica delle configurazioni; configurazioni che, oltretutto, possono portare a episodi nevosi in pianura sul Nord Italia.

Bassa Pressione sul Tirreno Settentrionale

Si verrebbe così ad approfondire un minimo di bassa pressione sul Tirreno settentrionale; tale minimo sarebbe per di più collocato sufficientemente a nord da sospingere le precipitazioni fin sull’Italia Settentrionale.

Date le caratteristiche delle correnti di aria fredda in ingresso da nord-est che alimentano il minimo di pressione, il modello europeo segnala così una concreta possibilità di Neve al Nord. In particolare, a quote estremamente basse, sulle regioni di Nord-Ovest.

Quale sarà il momento più favorevole alle nevicate?

Ad oggi, sempre secondo la tesi del modello europeo, il momento più favorevole cadrebbe intorno alle prime ore di Venerdì 19 Marzo 2021. Una seconda occasione per avere nevicate a bassissima quota si potrebbe ripresentare poi nella notte tra Venerdì 19 e Sabato 20 Marzo.

In tali fasi, le temperature lungo l’intera colonna d’aria e anche a bassa quota risulterebbero propizie per avere nevicate fin verso le quote di pianura. Si potrebbero anche sfiorare valori di temperatura al suolo compresi tra 1 e 2 gradi centigradi, specie nei momenti in cui le precipitazioni saranno più intense.

Quali sarebbero le zone più esposte

Sempre secondo il modello europeo, le aree maggiormente a rischio sono la Lombardia centro-occidentale nella prima fase; il Pavese e il basso Piemonte nella seconda.

La tesi del modello americano GFS

Secondo il modello di calcolo GFS le cose andranno invece in modo assai diverso; pur sussistendo infatti una configurazione a livello sinottico simile, la distribuzione delle precipitazioni sul nostro paese, sarebbe alla fine ben diversa rispetto a quanto ipotizzato da ECMWF.

Il minimo di bassa pressione in formazione sul Mediterraneo centrale risulterebbe infatti più a sud rispetto alla previsione di ECMWF. Ciò garantirebbe ugualmente un afflusso di aria fredda su tutte le regioni e in particolare al nord (-4° a 850 hPa, circa 1500 mt sul livello del mare). Tuttavia le precipitazioni, secondo tale ipotesi si concentrerebbero, al centro-sud e in particolare sulle due isole maggiori anche se a quote di alta collina.

Modello GFS – Aggiornamento Serale

L’emissione serale del modello americano scompagina ulteriormente la situazione; il ché è estremamente indicativo del fatto che in tali circostanze, la distribuzione e la natura delle precipitazioni, rimangono un’incognita fin quasi a ridosso dell’evento. E’ infatti sufficiente che i rapporti di forza tra le figure in gioco (alta pressione e bassa pressione) cambino anche di poco per mettere a dura prova anche le più affidabili previsioni meteo ad alta risoluzione.

I nuovi aggiornamenti del modello americano avvalorano in sostanza l’ipotesi di uno spanciamento dell’HP delle Azzorre lungo i paralleli. Tale configurazione sposta la probabile ciclogenesi (la formazione della bassa pressione) molto più ad Ovest. L’ingresso dell’aria fredda sarà più orientale e impatterà maggiormente le regioni adriatiche oltre che quelle settentrionali.

Tuttavia la distensione dell’alta pressione lungo i paralleli sull’Europa centrale finirà col tagliare i ponti al flusso freddo da est; le correnti di aria gelida dall’Europa orientale infatti, si interromperanno temporaneamente, in attesa di una nuova probabile rimonta dell’HP verso nord; rimonta che porterà così sul nostro paese, nuove possibili discese di aria fredda dalle latitudini settentrionali in un contesto freddo ma comunque molto incerto.

Le Conclusioni

Appare dunque abbastanza chiara la linea di tendenza generale nel medio-lungo termine dettata dai principali modelli; la quale però, declinata su scala locale, assume delle differenze notevoli.

La principale discordanza tra i due modelli rispetto al Nord Italia, riguarda la distribuzione delle precipitazioni sul finire della settimana entrante. Entrambi concordano infatti sul clima dalle caratteristiche decisamente invernali; tuttavia, mentre il modello americano prefigura un tipo di tempo perlopiù asciutto, quello europeo prevede abbondanti precipitazioni fino a quote molto basse.

La Redazione di Meteodrome