Meteo Pericolo Valanghe: Nelle ultime settimane di tempo anticiclonico si sono succeduti numerosi eventi valanghivi; con l’inizio della Primavera infatti, il pericolo valanghe aumenta in maniera sensibile.
Dunque durante la stagione invernale, ma soprattutto in quella primaverile, le valanghe rappresentano l’insidia maggiore nelle aree montane.
E allora, lockdown permettendo, conoscere quelle che sono le condizioni che possono aumentare i rischi legati ai distacchi di masse nevose, è decisamente un buon viatico per vivere la montagna in maggiore sicurezza. Ma…
Cosa sono le Valanghe?
La valanga è una massa di neve che, scivolando lungo il pendio di un monte innevato, aumenta di volume abbattendosi su qualsiasi cosa incontri lungo il suo percorso.
In ogni valanga è possibile riconoscere una zona di inizio, che include l’area del distacco e una zona di fine movimentazione, dove avviene l’accumulo di tutta la massa nevosa in scorrimento. Tra le due esiste poi una zona di transizione dove la valanga raggiunge la massima velocità nel suo movimento verso valle.
Quali sono i fattori che influiscono sul Pericolo Valanghe?
Per emanare i consueti bollettini del pericolo valanghe, è di fondamentale importanza conoscere la situazione meteorologica in atto.
A tal proposito, i parametri meteorologici che incidono maggiormente sul pericolo di innesco di una valanga sono essenzialmente due: la temperatura ed il vento.
In particolare, un forte aumento delle temperature in quota accompagnato dall’intensificazione dei venti contribuisce ad aumentare il pericolo di innesco del fenomeno valanghivo.
La concomitanza di questi due fattori, è naturalmente molto frequente in Primavera, quando le temperature ritornano ad aumentare e la vorticità atmosferica aumenta. Ecco spiegato dunque, il motivo per cui la primavera risulta essere la stagione più critica sul fronte del pericolo valanghe.
Quali i fattori mitiganti?
I fattori naturali potenzialmente in grado di attenuare il rischio valanghe dipendono sia dai caratteri prettamente geomorfologici del pendio che da quelli vegetazionali e meteorologici.
Ad esempio, un pendio dalla superficie irregolare può decisamente attenuare il pericolo. Ma del resto, anche la presenza di vegetazione, rallenta il movimento verso valle della massa nevosa. E infine, dal punto di vista meteorologico, un ritorno a temperature atmosferiche più fredde e secche, facilita il ricompattamento del manto nevoso, scongiurando l’innesco della valanga.
Che scala di pericolosità viene utilizzata?
Per la rappresentazione del rischio di distacco valanghe, viene utilizzata la Scala Europea del Pericolo Valanghe dove, ad ogni livello di rischio, è associato un diverso colore.
I livelli di questa scala sono cinque: debole, moderato, marcato, forte, molto forte. Il livello debole è evidenziato dal colore verde mentre il livello molto forte dal colore rosso e nero.
Dunque, prima di avventurarsi in un’escursione ad alta quota, in questa stagione di transizione, sarebbe buona norma conoscere i fattori che esaltano il pericolo valanghe, ma soprattutto consultare i bollettini nazionali.
La Redazione di Meteodrome
Nato a Martina Franca (TA) il 17/11/1988 consegue la laurea magistrale in Scienze Geofisiche presso l’Università degli Studi di Bari con una tesi di laurea in ambito climatologico. Consegue la certificazione DEKRA di Meteorologo il 04/12/2020. Attualmente collabora con Meteo Drome in qualità di Meteorologo, articolista e consulente.