Meteo Storia: l’intensa ondata di GELO e NEVE del MARZO 2010

L'intensa ondata di GELO e NEVE del MARZO 2010 sulle spiagge dell'Adriatico

Meteo Storia: nel corso degli ultimi anni non sono mancate ondate di freddo primaverili sull’Italia, in questo articolo vi proponiamo l’evento del 10 Marzo 2010.

In passato abbiamo già trattato l’argomento delle nevicate tardive che hanno interessato l’Italia, durante la stagione primaverile; in questo articolo ci soffermeremo in particolare sull’evento del 10 Marzo 2010, una delle ondate fredde primaverili più intense degli ultimi decenni.

L’inverno del 2010 fu interessato da diverse ondate di freddo sull’Italia, su tutte verrà sicuramente ricordata quella del mese di Febbraio, che portò la neve anche sulla città di Roma. L’Inverno, tuttavia, riuscì a fare la voce grossa anche con l’inizio della Primavera meteorologica; gelo e neve, difatti, raggiunsero attorno al 10 Marzo diverse Regioni d’Italia. Ripercorriamo alcuni step di quella fase invernale tardiva.

Assetto barico: cosa accadde prima del 10 Marzo?

Il mese di Marzo 2010, vide fin dai primi giorni configurazioni bariche decisamente invernali sul comparto europeo; una cellula altopressoria collocata tra Gran Bretagna ed Nord Atlantico, attorno al 4-6 Marzo, favorì la discesa di un primo impulso a carattere freddo sull’Europa centrale, che raggiunse anche l’Italia centro-settentrionale.

In tale frangente si registrarono già condizioni meteo invernali, con nevicate a bassa quota e temperature sotto le medie del periodo. A partire dal 7 Marzo 2010, l’espansione dell’area di alta pressione verso la Scandinavia, alimentò la retrogressione di masse d’aria molto fredde, di matrice artico-continentale, verso le Nazioni del Centro Europa, che raggiunse anche il Nord Italia; si trattava di aria molto fredda a 850 hPa, con isoterme fino a -8/-10°C, che determinarono una prima fase di freddo intenso su parte dell’Italia.

Il consolidamento della configurazione di blocco, con l’anticiclone disteso dall’Atlantico fino alla Siberia, favorì l’ingresso di un vortice instabile tra il 9 ed il 10 Marzo sul Mediterraneo centrale; gli elevati contrasti termodinamici tra l’aria molto fredda ed il mar Mediterraneo più caldo, diedero vita ad una ciclogenesi che dalla Sardegna si trasferì verso il medio Tirreno. Le condizioni meteo peggiorarono rapidamente su gran parte d’Italia.

10 Marzo: bufere di neve sul Nord Italia, imbiancate le spiagge

Il mix tra l’aria molto fredda di matrice continentale e la ciclogenesi attivata sul medio Tirreno, determinano un intenso peggioramento sul Centro-Nord Italia; i fenomeni assunsero carattere nevoso su gran parte delle Regioni settentrionali, fino al piano.

Neve, tonalità celesti, vista dal satellite l’11 Marzo 2010; fonte NASA

Si registrarono bufere di neve in Val Padana con raffiche di vento superiori ai 100 Km/h; veri e propri blizzard, con punte di 157 Km/h a Trieste. Gli accumuli nevosi raggiunsero i 50 cm in collina, mentre superarono i 2 metri in montagna; tra gli accumuli più significativi ritroviamo i 30-40 cm nel Pavese, 60-70 cm nel cuneese e spiagge imbiancate nel Veneziano. Quasi 30 cm a Brescia, dato record per il mese di Marzo.

Fine Marzo 2020 invernale: neve e gelo in arrivo anche quest’anno?

Come anticipato nei precedenti editoriali, le possibilità di avere una fase invernale piuttosto intensa sono in deciso aumento per la fine del mese di Marzo 2020.

A partire da Lunedì 23, dapprima il Nord e poi anche gran parte del resto dell’Italia, potrebbero essere raggiunte da masse d’aria molto fredde di matrice artico-continentale; nevicate a bassissima quota, saranno possibili su alcune Regioni. Data la distanza temporale, vi invitiamo a rimanere costantemente aggiornati con i prossimi editoriali.     

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A cura dello Staff di Meteo Drome