Polo Nord, estensione dei ghiacci artici nel 2019 – Si è fatto un gran parlare in queste settimane di temi ambientali di varia natura.
Incendi di portata inusitata nelle foreste della Siberia e dell’Amazzonia. Una sorprendente accelerazione del processo di fusione dei ghiacci della Groenlandia…
Notizie che peraltro, esattamente come guadagnano all’improvviso i favori della cronaca, poi svaniscono nel nulla senza quasi lasciar traccia.
Ma qual’è attualmente, la salute dei ghiacci artici marini (Polo Nord) nel loro complesso?
Ghiacci artici marini: il minimo di estensione del 2019
Il probabile minimo assoluto di estensione dei ghiacci artici (ovvero di quella distesa di ghiacci marini che si trova nei pressi del Polo Nord del nostro emisfero) è stato toccato quest’anno il 18 Settembre 2019.
La portata della fusione dei ghiacci è stata davvero eccezionale in particolare durante il mese di Luglio e la prima metà di Agosto.
Il processo di fusione è però continuato anche a Settembre 2019.
Sebbene infatti le temperature dell’aria artica siano scese al di sotto dello zero, la perdita di ghiaccio marino è continuata anche a Settembre.
Ma perché il processo di fusione è proseguito, se le temperature si sono portate sotto lo zero?
Perché, per diverse settimane, il calore accumulato dall’oceano durante il periodo estivo, ha continuato a causare la fusione della parte inferiore dello strato di ghiaccio marino. E questo, nonostante le temperature in superficie fossero ben più rigide.
Tant’è che, come detto, il probabile minimo di estensione dei ghiacci durante il 2019 si è verificato proprio a Settembre.
Ghiacci artici 2019: il minimo di estensione rispetto agli altri anni
Ma il minimo di estensione della calotta artica raggiunto il 18 Settembre 2019, come si colloca statisticamente, rispetto agli altri anni?
Una piccola premessa
E’ necessario innanzitutto puntualizzare che il 18 Settembre è solo la probabile data di minimo dell’estensione dei ghiacci per quest’anno.
Ancora non si tratta della data ufficiale vera e propria.
In alcuni anni passati infatti, il processo di fusione è continuato anche nella seconda parte di Settembre causando dei minimi anche più tardivi rispetto al 18 settembre.
Ciò premesso, va comunque detto che la data del 18 Settembre è tuttavia di 4 giorni posticipata rispetto alla media dei giorni in cui si è raggiunto il minimo di estensione dei ghiacci negli anni tra il 1981 e il 2010.
Data media che si colloca appunto intorno al 14 Settembre.
Estensione minima dei ghiacci artici: il 2019 sale sul podio
Il 2019 si è infatti aggiudicato il SECONDO POSTO, in epoca satellitare, sopravanzando, anche se di poco, gli anni 2007 e 2016.
Naturalmente, si tratta di un raffronto che comprende esclusivamente gli anni a partire dai quali si dispone delle rilevazioni satellitari.
Strumento il satellite, attraverso il quale è possibile procedere alla misurazione dell’estensione del ghiaccio marino.
Il 2012 detiene il record assoluto
Il minimo toccato quest’anno (2019) rimane comunque ben 760.000 chilometri quadrati al di sopra dell’estensione minima raggiunta nell’anno record, il 2012.
Prevalgono le ombre
Sebbene il minimo del 2019 non abbia nemmeno scalfito il record di estensione minima dei ghiacci marini della calotta artica, registratosi il 17 settembre 2012, il trend di lungo termine rimane comunque fortemente negativo.
Prosegue infatti imperterrita nel lungo periodo una incipiente riduzione dell’estensione dei ghiacci al polo nord.
Basti pensare che il minimo registrato quest’anno è stato di ben 2,10 milioni di chilometri quadrati al di sotto della media del 1981-2010.
Insomma, sembrerebbe proprio che ci sia poco da stare allegri.
Nato a Brescia il 10 Aprile del 1972, unisce la sua passione per la programmazione informatica e il meteo sviluppando Meteo Drome, un sistema totalmente automatizzato in grado di comparare le previsioni dei principali siti meteo, misurandone il livello di accuratezza.