Clima 2020: prosegue il riscaldamento globale, con l’ennesimo anno record; scioglimento dei ghiacci polari e di quelli perenni montuosi, con conseguente aumento dei livelli dei mari. A rischio inondazione oltre il 50% delle spiagge mondiali.
Prosegue senza sosta il riscaldamento globale, con l’ultima stagione invernale che è risultata la più calda di sempre in Europa; mese di Gennaio 2020 con caldo record nel mondo. La fusione dei ghiacci sia polari che montuosi, prosegue inesorabile; anche in questa stagione invernale, nonostante un inizio che faceva ben sperare, i ghiacci artici stanno registrando un’estensione minima storica, addirittura inferiori all’anno record del 2012.
Livello dei mari in ulteriore aumento
Inevitabili sono le ripercussioni sul livello di mari ed oceani, in continuo aumento; secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, la metà delle spiagge mondiali potrebbe scomparire entro la fine del secolo. Tra le aree maggiormente colpite c’è l’Australia con 12 mila chilometri di coste a rischio; nello studio, emergono anche altre aree del globo esposte al pericolo di inondazioni come Canada, Cile, Messico, Cina e Stati Uniti.
Tra gli autori dello studio, Michalis Vousdoukas, ricercatore dell’Ispra, assieme ai colleghi di vari istituti di ricerca, ha analizzato un database di immagini satellitari che mostrano i cambiamenti dei litorali dal 1984 al 2015; i risultati dello studio mettono in luce, non solo le conseguenze dovute all’innalzamento del livello degli oceani, ma anche all’erosione causata dalle tempeste, rese sempre più intense negli ultimi anni dal riscaldamento globale. Tra le aree costiera a forte rischio erosione, oltre all’Australia c’è anche il Gambia e la Guinea-Bissau; in queste zone oltre il 60% della costa sabbiosa potrebbe andare perduta.
Tuttavia, secondo lo studio, se si limiteranno nel corso dei prossimi anni le emissioni di gas a effetto serra si potrebbe salvare fino al 40% delle coste.
Insomma, non tutto è perduto. Ancora.
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A cura dello Staff di Meteo Drome
Nato a Brescia il 10 Aprile del 1972, unisce la sua passione per la programmazione informatica e il meteo sviluppando Meteo Drome, un sistema totalmente automatizzato in grado di comparare le previsioni dei principali siti meteo, misurandone il livello di accuratezza.
