Meteo Storia: Fenomeni estremi, sono sempre esistiti? Eccone alcuni!

Meteo Storia: Fenomeni estremi, sono sempre esistiti? Eccone alcuni!

Meteo Storia: Fenomeni estremi, sono sempre esistiti? – Negli ultimi anni abbiamo avuto la netta sensazione di assistere ad una continua escalation dei cosiddetti fenomeni estremi.

Non parliamo di statistiche ma della percezione individuale di quasi ognuno di noi.

D’altro canto, la difficoltà di definire delle statistiche sui fenomeni estremi sta proprio nella loro soggettività.

Quando infatti, un evento atmosferico può essere considerato un fenomeno estremo e quando invece lo si può considerare, per esempio, solo un forte temporale?

Alcuni episodi del passato

Per trovare eventi estremi e sorprendenti non occorre sempre scomodare il presente. Molto spesso se ne trovano anche nel passato.

Il diluvio di Martinstown – 18 Luglio 1955

Successe tutto il 18 luglio del 1955, nel villaggio di Martinstown, poco distante da Dorchester, una cittadina di origine romana nella contea del Dorset. Siamo in un’area a sud ovest del Regno Unito, non molto distante dalle coste che si affacciano sul Canale della Manica.

Ebbene quel giorno, in sole 9 ore si riversarono al suolo la bellezza di 27,9 cm di pioggia. E tutto ciò successe in un periodo in cui si registrarono numerosi record di siccità proprio in quella zona, nel sud-ovest del paese.

Meteo Storia: Fenomeni estremi, sono sempre esistiti? Eccone alcuni!
Immagine dell’epoca del villaggio di Martinstown sotto 30 cm di acqua. (Fonte www.dorsetlife.co.uk)

Calore ed umidità produssero quel mix ideale che favorì la formazione di temporali definiti dai locali, come apocalittici. Temporali che fecero segnare il record assoluto di precipitazioni mai registrato nel Regno Unito.

In pratica il 18 luglio, in poche ore cadde l’equivalente di quasi quattro mesi di pioggia: un record! E il tutto in una zona pianeggiante (55 mt s.l.m.), la cui orografia non è propriamente favorevole ad eventi di questo tipo.

L’Uragano Allen – Agosto 1980

Analizziamo la lista degli uragani che negli ultimi decenni hanno raggiunto la Categoria 5 della scala di classificazione degli uragani Saffir–Simpson.

Ebbene, non si può non notare che negli ultimi anni vi sia stato un certo incremento della loro frequenza e potenza.

Tuttavia, prendendo in considerazione numerosi parametri come la velocità del vento e il tempo di permanenza nello stato di uragano di categoria 5, si può forse definire Allen, come l’uragano più forte della storia.

E la cosa si fa alquanto interessante, in considerazione del fatto che l’Uragano Allen colpì i Caraibi, il Messico orientale e settentrionale e il sud del Texas nell’agosto del 1980: ben 39 anni fa.

Tra i record abbattuti dall’Uragano Allen non troviamo soltanto la velocità del vento (305 km/h, fu l’unico ad aver superato la barriera dei 300 km/h).

Esso fu infatti uno dei pochi uragani a raggiungere lo stato di Categoria 5 in tre diverse occasioni, e si piazzò al terzo posto dal punto di vista della durata del tempo trascorso in quello status.

Uragano Allen, il ritiro della maglia

L’impatto dell’uragano Allen fu talmente devastante da provocare la morte di almeno 269 persone. I danni ammontarono a $ 1,57 miliardi soprattutto nel sud degli Stati Uniti e ad Haiti.

La scia di morte e distruzione fu tale da spingere i meteorologi a ritirare il nome (Allen) dalla lista dei nomi dei cicloni tropicali che ciclicamente vengono riproposti nell’arco di 6 anni.

Proprio come certe società di calcio ritirano il numero di maglia assegnato ad un giocatore durante la sua permanenza in squadra. Ritiro generalmente motivato dalla volontà di onorarne il ricordo o da eventuali suoi meriti sportivi.

Le Conclusioni

Sicuramente negli ultimi anni la frequenza e la forza dei fenomeni estremi ha subito un preoccupante incremento a causa dei cambiamenti climatici di origine antropica.

Tuttavia, alcuni episodi storici del secolo scorso (e non solo) non mancano certo di stupirci, quanto a potenza distruttiva, danni provocati e perdite di vite umane.