Asteroide GIGANTE colpirà la Terra entro Settembre 2019; Sicuri? No

Asteroide GIGANTE colpirà la Terra entro Settembre 2019; Sicuri? No

Asteroide QV89 2006 colpirà la Terra? – Una splendida mattinata di inizio giugno di qualche giorno fa, di buon ora, appena sveglio e ancora un po’ assonnato, leggo un titolo sulle notizie online in stile Armageddon.

Sobbalzo sulla sedia, strabuzzando gli occhi, mentre faccio colazione come tutte le mattine e mi ritrovo di colpo a chiedermi: ma quante ce ne saranno ancora di mattine? Perlomeno tranquille e serene come quella che stavo trascorrendo prima di leggere le notizie online.

Asteroide QV89 2006: Il titolo che nessuno vorrebbe mai leggere

Ebbene un noto sito meteo titolava, come potete leggere dall’immagine allegata: ASTEROIDE GIGANTE impatterà la Terra entro la fine del 2019.

Neanche un piccolo “forse“, un rassicurante “può darsi“. No, uno sconvolgente quanto perentorio “IMPATTERA’” campeggiava in mezzo al titolo e non lasciava spazio a dubbi.

Insomma, se l‘asteroide è gigante e il fatto è certo, signori, abbiamo i giorni contati! Faremo la fine dei dinosauri e le uniche lacrime versate, saranno quelle dei coccodrilli, che la “sfangheranno” pure stavolta.

Ecco l’immagine con il titolo originale dell’articolo “incriminato”. Naturalmente cliccando ora, si viene reindirizzati ad un articolo completamente diverso. In cui si è pensato fosse cosa buona fare alcune precisazioni.

Asteroide QV89 2006 colpirà la Terra entro Settembre 2019; Sicuri? No
Asteroide QV89 2006 – Il titolo incriminato

Ma come mai non abbiamo allegato direttamente l’immagine dell’articolo incriminato? Perchè non l’abbiamo più trovato tra le pagine online del noto sito nazionale.

Fortunatamente esiste una cosa chiamata “cache di google” che conserva frammenti di articoli pubblicati sulla rete e poi eventualmente rimossi oppure non più facilmente reperibili.

Lo abbiamo fatto più che altro per essere certi di non aver sognato l’intera vicenda.

Il contenuto dell’articolo

Aprendo l’articolo, nelle prime righe si ha l’impressione che si tratti di un fatto ineluttabile. L’impatto ci sarà, è cosa certa.

Ad un certo punto la notizia (o meglio la puntualizzazione) tanto sperata: la probabilità che l’asteroide QV89 2006 impatti sulla Terra è di circa lo 0.13%.

Una probabilità comunque piuttosto elevata, considerando gli zero virgola zero, di analoghi episodi del passato.

Passa il tempo, leggo altri articoli, precisazioni e alla fine salta fuori tutta la verità.

Ovvero che l’asteroide QV89 2006 è poco più di un sassetto spaziale con, al momento, un’infinitesima probabilità di colpire la Terra, quantificata dagli esperti intorno allo 0,0137% .

Dunque, altra notizia falsa. In realtà anche stavolta la probabilità dell’impatto rientra nell’ordine degli zero virgola zero. Sicchè…

Settembre 2019: Asteroide QV89 2006, i veri numeri

Ebbene l’Asteroide QV89 2006 è considerato di dimensioni medio-piccole ed ha un diametro di circa 40 metri. Ben lontano insomma dal poter essere definito come enorme.

Si muove ad una velocità di circa 12 chilometri al secondo e, nel momento di massima vicinanza alla Terra (a Settembre 2019), si verrà a trovare ad una distanza di 6,7 milioni di chilometri dal nostro Pianeta.

La distanza che in quella data ci separerà dal corpo celeste, sarà comunque 15 volte superiore rispetto a quella tra la Terra e la Luna.

Paragoni con l’asteroide che estinse i dinosauri

L’asteroide che con ogni probabilità causò l’estinzione dei dinosauri circa 66 milioni di anni fa, si stima avesse un diametro di 10 chilometri contro i 40 metri di QV89 2006.

Si pensa che, nel remoto caso in cui QV89 dovesse entrare nell’atmosfera terrestre, la probabilità di impatto con la superficie della Terra non sarebbe elevata. QV89 2006 potrebbe infatti disintegrarsi completamente durante il passaggio in atmosfera.

Nel caso sfortunato in cui dovesse invece raggiungere il suolo, i danni non potrebbero che essere definiti su scala locale, sebbene in quell’evenienza, l’episodio potrebbe acquisire una valenza storica.

Conclusioni

Ringraziamo dunque Google, per aver reso possibile questa piccola “operazione verità“, grazie alla sua cache.

Siamo comunque certi che l’algoritmo di Google ne debba fare ancora di strada, visto che è proprio il noto motore di ricerca ad attribuire ancora una notevole autorevolezza a questi siti, che non abbiamo citato, perchè non era necessario. Credo vi immaginiate di chi possa trattarsi.

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