NY Times: Crema solare, serve alla gente di colore? La Scala Fitzpatrick

NY Times: Crema solare, serve alla gente di colore? La Scala Fitzpatrick

Crema solare, serve alla gente di colore? – Sembrerà una domanda banale ma non lo è affatto.

Da sempre siamo attenti alla stampa internazionale e ci siamo imbattuti in un curioso articolo che tratta appunto di questo argomento.

Il Contesto

Il dibattito è ovviamente contestuale ad una forte ondata di calore che sta colpendo gli Stati Uniti in questi giorni.

L’articolo porta la firma di Kendra Pierre-Louis, una giornalista di colore del New York Times.

La giornalista si pone questa curiosa domanda alla quale tenta di rispondere attraverso l’articolo.

Un primo ostacolo tuttavia, rende abbastanza difficoltoso il tentativo di rispondere al quesito.

Fino ad oggi infatti, la scienza ha condotto pochissime ricerche sull’argomento, che riguardassero persone di colore.

La Scala Fitzpatrick

Innanzi tutto, va detto che i ricercatori hanno suddiviso le varie tonalità della pelle in sei categorie.

Le suddette categorie, si basano su un giudizio soggettivo e tengono conto di diversi fattori tra i quali:

  • Il colore della pelle.
  • La facilità con cui la pelle si abbronza.
  • La sua propensione a riportare ustioni in caso di esposizione alla luce solare.

Secondo la Fitzpatrick, una persona con la pelle scura e che non è mai stata colpita da scottature solari degne di nota, apparterrebbe alla categoria sei della scala.

La posizione ufficiale dell’American Academy of Dermatology

La posizione ufficiale dell’American Academy of Dermatology sulla protezione solare è che tutti, indipendentemente dalla tonalità della pelle, dovrebbero indossare la crema solare.

Chiunque infatti può contrarre il cancro della pelle, indipendentemente dall’età, dal sesso o dalla razza“.

Inoltre, i cosiddetti “Dark-Skinned” (ovvero le persone di colore) possono riportare scottature anche dolorose in grado di causare desquamazione, iperpigmentazione e invecchiamento precoce della pelle.

Esattamente come avviene, del resto, per i soggetti appartenenti a diverse razze e con la pelle più chiara.

Relazioni tra esposizione solare, colore della pelle e tumore della pelle

Esiste tuttavia, a tal proposito, uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association dal dottor Martin Weinstock, professore di dermatologia ed epidemiologia alla Brown University.

Dal suddetto studio è emersa una diversa verità. Ovvero che tale relazione riguarda solo gli individui con tonalità di pelle più chiara.

Mentre per quanto riguarda le persone con pelle scura, non esiste un chiaro legame tra esposizione alla luce ultravioletta e il tumore della pelle.

Inoltre, le persone di colore (che presentano una colorazione scura naturale della pelle anche quando non sono state esposte alla luce solare) sono mediamente più resistenti al cancro della pelle, secondo il Dr. Weinstock.

Tumore della pelle: quali le zone più esposte per la gente di colore?

Secondo un’altra ricerca dell’Università del Texas, le parti dell corpo maggiormente esposte al cancro della pelle, sarebbero proprio quelle meno esposte alla luce solare, ovvero:

  • Il palmo delle mani.
  • La pianta dei piedi.

Vi dice niente la cosa? Secondo il dottor Adamson dell’Università del Texas:

il fatto che le persone dalla pelle scura abbiano maggiori probabilità di contrarre il cancro della pelle nelle aree del corpo meno esposte alla luce solare suggerisce che questo tipo di tumore non sia correlato all’esposizione al sole“.

Inoltre aggiunge, “Se l’esposizione ai raggi UV fosse un tale problema per il cancro della pelle, nelle aree del mondo particolarmente esposte come l’Africa subsahariana, il problema assumerebbe dimensioni colossali“.

La melanina: un fattore naturale di protezione solare

La melanina è presente nell’organismo di tutti gli esseri umani. Tuttavia, alcuni di noi ne hanno di più.

E tutto ciò è un fattore decisamente positivo, visto che la melanina è probabilmente in grado di ritardare il processo di invecchiamento della pelle.

Curiosamente, le persone di colore non hanno più melanociti – le cellule che producono melanina – rispetto alle persone dalla pelle chiara.

Tuttavia essi tendono ad essere più produttivi di quanto non accada per gli individui dalla pelle chiara.

In pratica i melanociti delle persone di colore rilasciano più melatonina, a parità di numero, rispetto a quelli dei soggetti di razza bianca.

Risultato: secondo alcuni scienziati, la pelle più scura è mediamente in grado di assorbire dal 50 al 70 percento in meno di luce ultravioletta rispetto alla pelle più chiara.

Le conclusioni

In sostanza riteniamo che la questione si possa riassumere attraverso le seguenti affermazioni:

  1. Le persone di colore possono riportare scottature anche dolorose in grado di causare desquamazione, iperpigmentazione e invecchiamento precoce della pelle.
  2. Tutti, indipendentemente dalla tonalità della pelle, dovrebbero indossare la crema solare.
  3. Anche le persone di colore possono contrarre il cancro alla pelle.
  4. Non vi è alcuna connessione documentata tra l’esposizione alla luce solare e il cancro alla pelle per le sole persone di colore.
  5. Il suddetto rapporto di causa effetto tra esposizione ai raggi UV e il cancro alla pelle è invece comprovato per i soggetti di carnagione chiara.