La Grandine: come viene classificata con la scala Torro

La Grandine: come viene classificata con la scala Torro

Grandine e sua classificazione attraverso la scala Torro – La classificazione della grandine potrebbe essere basata sui danni provocati dalla meteora solida (come per la scala Fujita dei tornado), sulla forma o la grandezza dei chicchi.

Tuttavia, dopo alcuni anni di discussioni animate tra i ricercatori si è deciso per convenzione internazionale di usare la scala Torro.

La scala Torro è stata introdotta per la prima volta da J. Webb nel 1986 del TORnado and stoRm research di Oxford in Inghilterra.

Si tratta di un’organizzazione di ricerca nel campo atmosferico con particolare riguardo ai fenomeni violenti (temporali, trombe d’aria, grandine, ma anche valanghe) il cui direttore è lo stesso inventore della scala di classificazione della grandine (fonte: torro.org.uk).

Descrizione della scala

La scala TORRO si basa sulle dimensioni del diametro dei chicchi e parte da H0 (chicchi più piccoli) fino ad arrivare a H10 (chicchi con diametro superiore ai 10 cm).

Per dare più immediatezza alla scala e farla comprendere più efficacemente, ad ogni grado della scala (H0,H1,etc..) è stato associato un nome di un frutto o di una verdura.

Il grado più basso H0 è associato ai piselli, dato che i chicchi che rientrano in questa classe (diametro fino a 5 mm) ricordano per la loro forma i piselli.

Il grado più alto, H10 (diametro maggiore di 100 mm) viene invece associato al melone, dato che i chicchi con dimensioni superiori ai 10 cm ricordano per la loro forma il noto frutto estivo.

Ad ogni classe poi è associata una categoria d’intensità che va da H0 (grandine debole) a H10 (super grandine o grandine eccezionale).

Inoltre è associata una breve descrizione dei danni più comuni registrati e che può essere utile in caso si giunga su un posto colpito da grandine, ma non si hanno testimonianze dirette (o affidabili) o foto riguardo alle dimensioni massime dei chicchi caduti.

La scala Torro (modificata). Fonte: Meteograndine,it

La scala Torro può essere applicata per chicchi di grandine di qualsiasi forma non solo sferica come sferoidi, ellissoidi, pomi e coni.

Danni da grandine: fattori chiave

E’ utile ricordare che i danni provocati dalla grandine e che possono interessare le infrastrutture o l’agricoltura dipendono essenzialmente dai seguenti fattori qui sotto schematizzati.

Fattori meteorologici

  • Diametro del chicco.
  • Durezza del chicco.
  • Velocità di caduta del chicco: maggiore velocità di caduta corrisponde a danni maggiori (*).
  • L’inclinazione di caduta (a 45° è diverso che a 90°).
  • La forma del chicco.
  • Vento e intensità.

* E’ stato dimostrato sperimentalmente che la velocità di caduta non aumenta più oltre un certo diametro (60 mm). Quindi chicchi enormi non cadono a velocità maggiore di chicchi di diametro inferiore a parità di altri fattori.

Fattori botanici (per agricoltura)

  • Fase di crescita della pianta.
  • Specie coltivata.

Fattori intrinseci (per infrastrutture)

  • Materiale di costruzione (plastica, acciaio, cemento, vetro).

Stefano Nava