Ghiacci ARTICI 2020: in lieve RIPRESA, ma permangono le ANOMALIE

Ghiacci ARTICI 2020: in lieve RIPRESA, ma permangono le ANOMALIE

Ghiacci Artici 2020: l’inverno anomalo in Italia ha favorito una lieve ripresa dei ghiacci artici; la situazione, tuttavia, rimane preoccupante.

Dopo una stagione invernale decisamente anomala in Italia, siamo andati a vedere come se la cavano i ghiacci artici dopo un mese di Gennaio 2020 dominato da un Vortice Polare molto profondo.

Dal resoconto dell’NSIDC, l’estensione del ghiaccio marino artico nel mese di Gennaio 2020 è risultato al di sotto della media, posizionandosi al nono posto nella classifica degli anni a partire dai rilevamenti satellitari.

In particolare, l’estensione del ghiaccio marino artico nel corso dell’ultimo mese è stata di 13,65 milioni di chilometri quadrati, circa 770.000 chilometri quadrati al di sotto della media dei mesi di Gennaio 1981-2010. Tuttavia, sempre nel Gennaio 2020, l’estensione della calotta artica ha superato il minimo storico del Gennaio 2018 di 570.000 chilometri quadrati.

Nel dettaglio, le aree che presentavano un maggior deficit di estensione dei ghiacci sono state:

  • Il Mare di Okhotsk
  • Le aree nei pressi del Mare di Bering
  • Il Mare della Groenlandia orientale

Per contro, l’estensione quasi in media nel Mare di Barents è risultata in controtendenza rispetto agli ultimi anni, che sono stati invece, ben al di sotto di essa, in quest’area.

Condizioni climatiche Artico: Gennaio 2020 dai due volti!

Mentre le temperature sono risultate al di sopra della media in gran parte dell’Oceano Artico, è stato registrato un sotto media nel Mare del Barents settentrionale, in Alaska, nell’arcipelago artico canadese orientale e in Groenlandia.

Le temperature a 925 hPa sono risultate da 1 a 3°C sopra la media in gran parte dell’Oceano Artico. Nel Mare di Barents settentrionale e in Alaska meridionale si sono invece attestate dai 5 ai 6 °C al di sotto di essa. Temperature inferiori alla media anche su gran parte dell’arcipelago artico canadese orientale e della Groenlandia.

La media barica a livello del suolo è risultata al quanto anomala. Un’imponente bassa pressione ha infatti dominato dal Nord Atlantico settentrionale al Mare di Kara. Contrapposta ad essa, un’area di alta pressione sull’Eurasia orientale si è estesa attraverso l’Alaska sin verso il Canada settentrionale.

Tali anomalie bariche sono risultate inferiori alla media del 1981-2010 fino a 15 hPa sul Mare di Kara. Questo pattern barico conferma un mese di Gennaio 2020 dominato da un indice AO prevalentemente positivo. E come sappiamo, spesso capita che un indice AO positivo si ripercuota negativamente anche sulle sorti dell’Inverno in Italia.

Va detto, tuttavia, che quest’anno il tasso di crescita medio dei ghiacci, durante il mese di Gennaio è stato più alto rispetto alla media del periodo. Tale espansione è probabilmente dovuta a pattern barici che hanno visto stazionare in loco il Vortice Polare, almeno fino a questo momento.

Conclusioni

In definitiva, fino a che il VP rimarrà compatto alle latitudini più settentrionali, tratterrà a se quelle masse di aria fredda ed instabile che potrebbero invece risollevare le sorti di un inverno anonimo e senza storia.

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Davide Gallicchio