Previsioni Meteo 9-15 Dicembre 2019 – In settimana alcuni fronti perturbati raggiungeranno il nostro paese. Uno di essi potrebbe portare la neve anche in pianura. Vediamo dove.
La situazione Meteo
Un temporaneo aumento della pressione atmosferica ha portato, nelle ultime ore una stabilizzazione del tempo un po’ su tutte le regioni.
Ma già a inizio settimana, una parziale ondulazione del flusso atlantico porterà l’Alta Pressione delle Azzorre ad estendersi verso Nord.
Nel contempo un’area di bassa pressione andrà formandosi sull’Italia meridionale, in graduale spostamento verso la Grecia.
L’azione congiunta delle due figure bariche, sortirà così sul nostro paese un duplice effetto.
Se da un lato porterà della instabilità sparsa sulle regioni meridionali tra Martedì 10 e Mercoledì 11, dall’altro favorirà l’ingresso di aria fredda da est sulle regioni del nord.
Tale ingresso di aria moderatamente fredda a tutte le quote potrebbe così creare le premesse per avere la neve a quote basse on in pianura al nord nei giorni successivi.
Neve in settimana: rischio concreto ma nessuna certezza, ancora.
Esiste di fatto un rischio concreto che in settimana, tra Giovedì 12 e Venerdì 13, si possano verificare nevicate in pianura al nord.
Tuttavia, permangono ancora alcune incertezze, per lo più dovute ad una mancata visione comune da parte dei principali modelli.
Inoltre anche un minimo scostamento della posizione della saccatura in ingresso sui nostri mari, potrebbe determinare importanti cambiamenti.
Quantità e distribuzione delle precipitazioni, temperature e quota neve ne potrebbero infatti risentire in modo anche evidente.
Ma vediamo nello specifico come “la pensano” i principali modelli di calcolo delle previsioni meteo.
Il modello canadese, punta decisamente sulla neve anche in pianura
Il modello canadese GEM, punta più decisamente sull’ipotesi di neve diffusa in Valle Padana nel corso della giornata di Venerdì 13.
Ecco l’immagine della mappa GEM a 500 hPa riferita alle ore 13 di Venerdì 13.
L’ingresso della perturbazione atlantica risulta più incisivo e più occidentale rispetto a quanto previsto dagli altri modelli.
Condizione questa, che garantisce solitamente precipitazioni più abbondanti.
Il modello europeo ECMWF ha una posizione intermedia
Il modello europeo di Reading, ha una posizione intermedia rispetto al modello americano GFS e quello canadese GEM.
ECMWF pone infatti l’Emilia Romagna in pole position con precipitazioni nevose diffuse e di moderata intensità un po’ su tutta la regione.
Le zone maggiormente colpite sarebbero quelle poste a ridosso dell’Appennino Emiliano.
Nelle suddette aree, i quantitativi di precipitazione stimati si aggirano infatti intorno ai 10 cm.
Da segnalare in fine un temporaneo peggioramento anche tra Piemonte orientale e Lombardia occidentale e un parziale coinvolgimento delle province più meridionali di Lombardia e Veneto.
Il modello americano è il più scettico
Il modello americano GFS, mentre scriviamo, vede un’ondulazione del getto atlantico meno pronunciata e un ingresso molto meno deciso della perturbazione nel Mediterraneo.
Ciò si tradurrebbe in precipitazioni meno intense e diffuse e per lo più concentrate lungo le regioni nord-orientali.
GEFS Ensemble (Spaghi)
Va tuttavia detto che gli Spaghi, sempre riferiti al modello americano, attualmente stimano, per quanto riguarda la Pianura Padana centrale, una probabilità di neve in pianura di poco superiore al 55%.
Conclusioni
Situazione dunque ancora molto incerta, per quanto riguarda la neve in Pianura padana tra Giovedì e Venerdì prossimi.
Salgono le quotazioni in tal senso, rispetto alle iniziali perplessità manifestate in un nostro precedente articolo che anticipava questa possibilità.
Tuttavia, per esperienza, quando vi sono così evidenti discrepanze di visione da parte dei principali modelli, di solito invitiamo a prendere maggiormente in considerazioni le ipotesi più moderate.
Nato a Brescia il 10 Aprile del 1972, unisce la sua passione per la programmazione informatica e il meteo sviluppando Meteo Drome, un sistema totalmente automatizzato in grado di comparare le previsioni dei principali siti meteo, misurandone il livello di accuratezza.